Jägermeister: storia e curiosità dell’amaro per eccellenza

da | 10 Dic, 2020 | Storia dei prodotti

Il tempo di lettura stimato per questo post è 158 secondi.

Lo Jägermeister è un liquore tedesco a base di erbe prodotto a Wolfenbüttel dal 1934. Il suo sapore inconfondibile è dovuto alle 56 varietà di erbe, radici, frutti e spezie che vengono lasciati a macerare in alcol per molte ore. Si allontana dagli altri liquori tipici della zona per il suo gusto meno amaro e più amabile.

La ricetta è rimasta invariata dalla sua nascita, ma è tuttora segreto commerciale.

La storia dello Jägermaister

Secondo la storia riportata sul sito ufficiale, lo Jägermeister fu inventato dal tedesco Curt Mast dopo aver rilevato l’attività del padre, un commerciante di vini. 

Il nome significa “guardiacaccia”: la caccia era infatti una delle più grandi passioni del giovane Curt, oltre quella per i liquori, ovviamente!

Il maestoso logo

Il logo, un maestoso cervo con un crocifisso dorato in mezzo alle sue giganti corna, è ispirato alla leggenda di Sant’Uberto.
Hubertus era un feroce cacciatore che un giorno, mentre cacciava proprio in quelle zone, ebbe un’assurda visione: un maestoso cervo con una croce splendente tra le corna.
Gesù in quella occasione lo avrebbe invitato ad abbandonare la sua vita dissoluta e a convertirsi.

La visione cambiò drasticamente la sua vita e da quel giorno si impegnò a rispettare e proteggere la natura fino a diventare il santo patrono dei cacciatori.
Curt Mast pensò che questa suggestiva storia si sposasse perfettamente con il suo elisir e adottò il simbolo del cervo per onorare il vero “Maestro di caccia”.
Sul bordo dell’etichetta sono infatti stampati i versi in tedesco di Oskar von Riesenthal, cacciatore e scrittore tedesco dell’Ottocento, che recitano:

“Questo è lo scudo d’onor del cacciatore, che protegge e ama il suo gioco, che caccia nel modo adeguato, per onorare il creatore nella creatura”.

La leggendaria bottiglia Jägermeister

Per trovare la giusta bottiglia, la più adatta a contenere il suo liquore, Curt Mast impiegò parecchio tempo.

Curt voleva una bottiglia robusta, forte, proprio come il suo Jägermeister!

Testò centinaia di bottiglie, facendole cadere a terra su un pavimento di quercia e solo una superò la prova: l’inconfondibile bottiglia “dalle spalle quadrate”, che da oltre 80 anni tutti conosciamo e possiamo trovare in ogni bar e club di tutto il mondo!

Lo Jägermeister nel mondo e gli abbinamenti

Negli anni ’80, grazie ad un imprenditore americano di nome Sidney Frank, l’azienda ebbe un’enorme crescita.
Frank decise di esportare il liquore negli Stati Uniti con l’intuizione di proporlo come drink per giovani. Un’intuizione che si rivelò di grande successo ampliandone così il mercato!

Come si beve oggi lo Jägermeister?
Il modo più classico di gustare lo Jägermeister è servirlo liscio, ghiacciato e in un bicchiere da shot! 
La temperatura perfetta è di -18°C quindi non dimenticare di tenerlo sempre nel congelatore.

Un altro grande classico, in voga tra i più giovani, è lo Jägerbomb: questo cocktail prevede l’unione dello Jägermeister con la RedBull, precisamente uno shottino di Jäger all’interno di un bicchiere di RedBull.
Quest’ultimo, con il suo sapore molto dolce maschera l’amaro dello Jäger, rendendo il drink, apparentemente, più “leggero”.

Credits: https://nypost.com/2020/02/20/jagermeister-logo-does-not-offend-christians-court-rules/

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